Cenni Storici, Origini e Caratteristiche

Foto Silverio Mazzella

Abitata fin dalla preistoria, come testimoniato dal ritrovamento di oggetti litici (ossidiana) nei pressi di punta del Fieno, ne parla Omero nel decimo libro dell'Odissea, il quale, forse, dette all'isola il primo nome di “eea” da eos, un nome dell'aurora. Omero racconta che Ponza era la dimora della maga Circe, la quale voleva trattenere Ulisse e la sua truppa. Ulisse rimase a lungo con la maga da lei ammaliato, dal loro flirt sarebbe nato Telegono, progenitore di Italo da cui forse deriva l'attuale nome del nostro paese. Tra i primi popoli sbarcati a Ponza si ricordano i Romani, i Sanniti, gli Etruschi, i Greci e gli Ausoni ( o Aurunci ) i quali ultimi colonizzarono Ponza con il nome di “terra del sole e terra del lavoro”. Nel 312 a.C., quando veniva chiamata “ Pontia”, era popolata dai Volsci . I Romani furono i primi a costruire i condotti d'acqua, i due acquedotti l'uno dalla cisterna della Dragonara e l'altro da Cala d'Inferno fino a S.Antonio.

L'isola divenne uno dei soggiorni preferiti della famiglia Imperiale ed anche luogo di confino per i membri della medesima, infatti sono numerosi i resti di età romana: ville, necropoli, un antico murenaio scavato nella roccia, grotte seminaturali adattate a piscina – vivaio o a serbatoio e le rovine di un anfiteatro. Vi dimorò anche Giulia, la figlia di Augusto, che poi fu portata in una Villa di Ventotene, perché implicata nelle congiure contro la sua matrigna.

 

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Il B&B “La Dragonessa” sorge sulla collinetta della Dragonara, una ridente contrada che sovrasta l'anfiteatro del porto di Ponza, tutta rivolta a Nord, verso la Costellazione del “Dragone”, da cui verosimilmente il nome deriva. Così come, in epoca romana, furono edificate, con il medesimo orientamento le più importanti opere pubbliche, i cui resti sono visibili ancora oggi : il cisternone romano, poco distante dal B&B la “ Dragonessa” e procedendo verso il porto, il tempio dedicato al dio Mitra e le ben note “ Grotte di Pilato”.

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Successivamente fu luogo di domicilio per chi aveva commesso reati contro lo Stato, per le donne indesiderate e per i cristiani perseguitati, tra cui si ricorda papa Silverio che a Ponza fu imprigionato e fatto morire di stenti e di fame, divenendo poi venerato patrono dell'Isola. Con i Borboni, Ponza assume i tratti che oggi la caratterizzano maggiormente come il porto, la torre dei borboni, molti fortini presenti intorno all'isola ed altri edifici ancora identificabili. Per un periodo divenne luogo di penitenza per i nemici dei borboni. Ricordiamo ancora che Carlo Pisacane partì da Ponza per la sfortunata impresa di Sapri. Nel periodo fascista divenne con Ventotene luogo di confino per molti uomini politici avversi al regime che era al potere. Nella storia, da quella più antica a quella più recente sono state molte le presenze importanti che hanno segnato l'isola e che l'hanno inserita nella storia dell'intera penisola italiana. Fra i tanti vanno ricordati Augusto, Papa Silverio, Pisacane, Spinelli, Valiani, Mussolini, Nenni, Pertini.

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L'isola di Ponza come tutto l'arcipelago delle Isole Pontine o Ponziane, escluso Zannone, è di origine vulcanica ed ancora oggi se ne possono vedere tracce nelle rocce che la compongono come masse laviche, pietre pomici, tufi gialli, tufi grigi, rocce che si sono formate da materiale eruttivo poi raffredatosi dando luogo ad una moltitudine di meravigliose calette rocciose di vari colori, circondate da un'acqua cristallina , dal verde smeraldo al blu cobalto, che con i riflessi del sole ne fanno uno spettacolo stupendo ed indimenticabile. Tra le pochissime spiagge, a causa della sua origine vulcanica, la più rinomata e suggestiva è quella di “ Chiaia di Luna”che si trova nel mare dell'ovest a circa 300 metri dal B&B “La Dragonessa” e vi si accede a piedi attraverso una galleria di epoca romana, scavata in epoca imperiale con lo scopo di collegare i due versanti nel punto più stretto dell'Isola, per consentire ai naviganti un approdo sicuro con qualsiasi vento dominante.

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Dal porto che dista circa 200 metri dal B&B “La Dragonessa” è possibile raggiungere con le barche-navetta l'altra spiaggia, più turistica, quella di “Frontone” che si trova nel mare dell'est. Nella moltitudine di cale ed insenature più o meno accessibili da terra vanno ricordate

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Cala Core e Punta Bianca, Cala Inferno, Cala dello Schiavone con l'Arco naturale detto Spaccapolpi , Cala Felci, Cala Fonte, Cala Feola con le sue meravigliose piscine naturali ed i

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faraglioni di Lucia Rosa. I simpatici barcaioli ponzesi a prezzi accettabili vi propongono varie escursioni e gite giornaliere anche per le vicine isole di Palmarola e Zannone o per una bellissima escursione subacquea visto che i fondali dell'isola sono tra i più spettacolari.
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La vegetazione ha le caratteristiche della macchia mediterranea italiana: ginestra e ginestrella, erica arborea e cisto, euforbia, agavi e fichi d'India costituiscono la flora naturale prevalente. La fauna è costituita da alcuni capi di capre selvatiche e pochi muli per uso contadino

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mentre la ricchezza è la fauna aviaria, si parla di oltre 150 specie di uccelli di passaggio stagionale . La pesca è abbastanza praticata e nell'isola sono ancora numerosi i pescatori. L'isola è lunga poco più di 7 Km e larga sino ad un massimo di 2 Km. La costa di oltre 40 Km è molto frastagliata, con numerosi faraglioni e scogli ed è ricca di baie, cale e insenature molto suggestive.

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Così decantava Ponza ed il suo Arcipelago il poeta Tommaso Lamonica nella raccolta di poesie del 1989 dal titolo “l'isola di palma che s'inciela” nella poesia:

“ Le mie isole”

“ Tutte vi ho qui nel cuore,

isole incastonate nel Tirreno

azzurro-

Ponza dai colori infiniti,

nella tua soave luce di aprile

mi immergesti al nascere-

Con te, conobbi e amai,

le vicine Zannone e Palmarola

regni di pace e solitudine

e le lontane Santo Stefano e Ventotene,

consorelle a te unite dallo stesso

destino amaro di confinarie.”

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Le bellissime case colorate che vengono conservate gelosamente per mantenere l'aspetto originale e tipico unitamente alle rocce, al mare ed alla vegetazione dai mille colori costituiscono un'isola di rara bellezza per chi vuole riposarsi o per chi vuole divertirsi in un luogo incantato godendo ogni giorno di passeggiate alla scoperta di resti delle vecchie opere delle varie civiltà, di antichi ambienti rurali, di nuovi panorami, di agavi e fichi d'India e di mangiate di pesce e legumi dell'isola presso le tante trattorie e ristoranti e godendo ogni sera di tramonti suggestivi e romantici e di rilassanti sonni in una camera di un albergo, di un affittacamere o di un B&B, non essendovi né campeggi, né ostelli e né villaggi turistici e magari dal B&B “La Dragonessa” potrà accadervi di ammirare nelle stupende notti stellate, tra l' orsa maggiore e l'orsa minore, la incantevole costellazione del “Dragone”.

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